Fig. 1 (A+B+C) – Bocca intercettiva di un bambino che si presenta con una leggera deviazione della mandibola verso sx, condizionata da una inversione omolaterale della relazione canina.

Fig. 2 (A+B) – Dinamica verticale.

Pur non essendo ancora presenti delle modificazioni strutturali evidenti, il tragitto di apertura-chiusura abituale mostra come il movimento sia condizionato da un engramma neuro-muscolare mandibolare in latero-deviazione, attratto dall’inversione dei canini di sx.
Fig. 3 (A+B) – Dinamica frontale.

L’asimmetria fra i due movimenti di lateralità è indicativa di un blocco funzionale con l’impossibilità da parte della mandibola a traslare verso dx (A), per cui il movimento verso sx diventa il lato di masticazione prevalente e pressoché obbligato (B).
Fig. 4 (A+B) – L’azione clinica è orientata verso il recupero della posizione mandibolare statica fisiologica, che stabilizziamo con una coronoplastica sottrattiva (molaggio selettivo) dei canini di sx che causano l’interferenza deflettente e una coronoplastica addititiva (in composito) del canino superiore di sx.

Fig. 5 (A+B) – Dinamica frontale.

L’addizione di composito, oltre ad operare un cambiamento in tempo reale del rapporto inter-mascellare statico, permette una ri-funzionalizzazione dell’engramma neuro-muscolare verso la lateralità di dx (precedentemente bloccata), dove il movimento viene ulteriormente agevolato da un leggero molaggio selettivo omolaterale.
La minore ripidità e la simmetricità funzionale dei due movimenti di lateralità sono indicative del ripristino di una fisiologica MASTICAZIONE MONOLATERALE ALTERNATA.
Fig. 6 (A+B+C+D+E+F) – A distanza di alcuni mesi si mantengono:
- un tragitto di apertura-chiusura rettilineo (A,B);
- il recupero del rapporto intermascellare corretto (C,B,D);
- una fisiologica funzione monolaterale alternata (E,F).

Fig. 7 (A+B+C+D+E+F+G) – In fase di permuta si mantengono la linearità dell’arco di chiusura (A,B) e la stabilità del rapporto intermascellare statico (C,B,D).

La dinamica frontale si mantiene simmetrica (E,F) e garantisce una masticazione alternata. Focalizziamo l’attenzione sul fatto che il rapporto overbite-overjet (G) partecipa e contribuisce alle funzioni laterali alternate, garantendo un rapporto sequenziale con le componenti intermedie dal lato di lavoro. Le determinanti anteriori, infatti, non possono essere considerate solo come un valore statico e a sè stante (C), ma devono sempre essere valutate, anche e soprattutto, in condizioni dinamiche nel loro rapporto sinergico con il resto delle determinanti dell’occlusione.
Fig. 8 (A+A1+B+C+D+E+F+G) – Fine permuta.

Rispetto alla situazione iniziale (A1), è evidente una buona orizzontalità del piano occlusale, l’allineamento delle linee inter-incisive, la buona simmetria delle due emi-bocche e la I classe dento-basale (C,B,D). Tutti fattori indicativi di uno sviluppo morfo-funzionale equilibrato. Per quello che riguarda le dinamiche:
- dinamica verticale (A,B): il tragitto di apertura-chiusura abituale si mantiene lineare con un atterraggio nel rapporto intermascellare statico privo di deviazioni e indicativo di una stessa dimensione verticale occlusale statica (DVOs) fra le due emi-arcate di dx e le due emi-arcate di sx (A,B). Questa condizione permette di mantenere la posizione di “galleggiamento” condilare in assenza di dislocazioni, garantendo l’equilibrio muscolo-articolare del sistema e una deglutizione fisiologica;
- dinamica frontale (E;F): da rilevare la simmetria fra i due emi-mascellari superiori e l’orizzontalità complessiva del mascellare. I due movimenti di lateralità dx e di lateralità sx si presentano poco ripidi e simmetrici (E,F). Due condizioni indicative di due dimensioni verticali occlusali dinamiche (DVOd) uguali che riducono la disclusione dei settori posteriori e favoriscono la partecipazione progressiva degli elementi dentali per aree di competenza (contatti bilaterali lavoranti e bilancianti). Uno SCHEMA OCCLUSALE DINAMICO in BILANCIAMENTO BILATERALE garantisce una maggiore efficienza masticatoria e un migliore equilibrio muscolo-articolare durante la masticazione;
- dinamica sagittale: la protrusiva avviene in maniera lineare con la partecipazione progressiva delle determinanti posteriori fino al loro disimpegno nella relazione incisiva di testa a testa (G). Anche in questo caso viene mantenuta una ridotta disclusione (simmetrica) dei settori posteriori.
Tutti questi obiettivi rappresentano i parametri che devono caratterizzare l’equilibrio morfo-funzionale di ogni progetto riabilitativo, sia esso ortodontico o protesico.